“ Un tulipano non combatte per impressionare nessuno. Non combatte per essere diverso da una rosa. Non ne ha bisogno,perché è diverso. E nel giardino c’è spazio per ogni fiore!”
Vista e riportata qui’,questa citazione mi ha colpita subito, per i suoi molteplici significati! L’incontro del 3 Aprile è stato costellato da gioia, soddisfazione ed emozione. Ringrazio di cuore chi è venuto ad ascoltarci, mentre un grazie speciale è per i miei collaboratori che si sono dimostrati oltre che professionali, anche sensibili ed umani riguardo al tema trattato. È stata una specie di festa,come desideravo fosse, una festa dai toni soft che secondo me ha trasmesso a chi c’era serenità e spirito di condivisione, spazzando via quel senso di impotenza ed a volte pure di solitudine che si provano in situazioni di sofferenza e perdita di una persona cara. Questo è uno dei più obbiettivi che porto avanti con questo sito, con questi articoli. Ci vuole tempo l’ho capito oramai, tempo perché il tema è delicato, perché tanti vorrebbero e forse pure credono di aver dimenticato e sepolto sotto strati di vita il dolore per quello che hanno vissuto e visto vivere da chi amavano ed amano ancora oggi. Avverto una certa difficoltà delle persone ad esprimere ciò che hanno dentro, a parole e pure scrivendo, come se ci fosse dentro loro un fermo,una diga che separa il passato dal presente, il dolore dalla gioia. C’è un pensiero che mi ha spinto a fare tutto questo, un pensiero che mai mi abbandona. Oltre al fatto che tutti noi meritiamo rispetto sia come pazienti che come persone che assistono il loro caro ammalato, è che ogni giorno in tutta Italia si vivono situazioni rese ancor più drammatiche ed insostenibili dal non fare di certi Dottori insensibili, anche se basterebbe poco, ed anche soprattutto se vi sono delle leggi ben precise in merito che dovrebbero tutelarci. Altro pensiero è che nessuno di noi ha la certezza che un giorno non si troverà pure lui su quel letto, a soffrire più del dovuto, a giungere alla morte in modo ingiusto ed inumano. Yes bisogna fare qualcosa, bisogna reagire, lo dobbiamo fare!
Tornando all’incontro sulla Terapia del Dolore, avete visto le foto? Vi sono piaciute? Spero di sì e mi auguro pure che abbiate colto il senso di unione ed affetto sincero che ha caratterizzato la serata, credo che tutti si siano sentiti praticamente a casa tra amici. Questa sensazione di unione e condivisione mi ha fatto coniare la frase “ Il popolo dei tulipani “. Come per indicare una grande famiglia che si sostiene, si aiuta e si consola a vicenda. Anche voi che leggete ne fatte parte, e spero che questo popolo, il nostro popolo, diventi nel tempo numeroso e così forte da riuscire a cambiare lo stato attuale delle cose. Per tutti noi, per chi ci seguirà e per onorare il ricordo dei nostri cari, degli amori della nostra vita che abbiamo perso fisicamente, ma che vivono ogni giorno nel nostro cuore.
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