Mi piace sempre più stare in silenzio ed ascoltare, osservare chi ho accanto. In tavola, in buona compagnia, si parla, si ride ed io penso… Tutto bello, tutto piacevole fino a che si sta bene in salute ma immancabile mi viene da pensare a quando così non è, proprio perché l’ho vissuto, soprattutto per come e quanto ha segnato il mio cuore, la mia mente, la mia persona! Appagante scrivere, stimolante confrontarsi, umano consolarsi per quel che è possibile a vicenda, ma mi piacerebbe si potesse fare di più. Mi rendo sempre più conto che il cambiamento che io desidero e mi auguro avverrà tra molti anni, forse nemmeno sarò in questa vita per vederlo. Resta il fatto che tristemente nel nostro paese si continua a morire male. La scienza allunga la vita in tanti casi prolungando semplicemente l’agonia senza portare benefici tangibili al malato. Con tutto il rispetto e la gratitudine per chi si è adoperato, per chi si adopera, per debellare malattie spaventose ed altamente debilitanti, ma ci sono dei limiti difficilmente definibili,dai contorni imprecisi, al di là dei quali si sfocia nell’accanimento terapeutico. Molte , troppe cose, non conosciamo, colpa anche dei nostri Governi che emanano leggi, vi scrivono nel testo l’importanza della divulgazione, si impegnano a farlo, ma poi non traducono il tutto in fatti concreti . I mezzi di informazione parlano poco o niente di Cure Palliative, di testamento biologico, di diritti del malato, i nostri diritti! Il 60% degli Italiani non conosce l’esistenza di tali leggi, solo un italiano su cinque conosce bene di cosa tratta il testamento biologico , addirittura uno su tre non ne ha mai sentito parlare! Diversi simposi sull’importanza della dignità umana, della cura del paziente fino alla fine si sono appena tenuti a Roma, tra laici e religiosi, tutti concordi sul fatto che le Cure Palliative devono entrare in prima fila nelle facoltà di medicina . È emerso che rimane ancora tanto da fare, a livello formativo( non rientrano infatti ancora tra gli insegnamenti del corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia) , informativo e di relativa applicazione a tutte le realtà, non solo a quella degli Hospice, ma soprattutto alle difficili e complicate realtà degli ospedali. Per ora si parla, si discute, si scrivono notizie e noi invece aspettiamo veramente si inizi a cambiare questo ecosistema, in tutti i suoi importanti aspetti. Nel mentre restiamo informati senza aver timore a chiedere vengano rispettati i nostri diritti alla salute, servisse battiamoci per preservare la nostra dignità e di chi ci sta accanto!
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