Termine che negli ultimi tempi troviamo spesso e facilmente sui giornali, ma pure se ne è parlato nei pochi ma avvenuti dibattiti televisivi intorno al diritto di morire con dignità. In verità la Bioetica è una scienza accademica che si occupa dell’analisi razionale dei problemi morali emergenti nel campo delle scienze biomediche, al fine di definirei i criteri ed i limiti di liceità alla pratica ed alla ricerca scientifica. Ma cosa sono le scienze biomediche? Sono un assieme di scienze che applicano porzioni di scienze naturali o scienze formali, ed a volte entrambi, a conoscenze, interventi e tecnologie utili per l’assistenza sanitaria o la salute pubblica. Quindi la Bioetica cerca di conseguire una integrazione tra le nuove conoscenze ed i nuovi saperi cercando di garantire la libertà di ricerca scientifica nel rispetto dei diritti umani fondamentali . Non cosa da poco questa, in quanto questa disciplina nasce dal dialogo e dal confronto tra loro di varie scienze: biologia, medicina, filosofia, teologia, sociologia, antropologia, economia, diritto, politica, bioingegneria ed informazione tecnologica. La Bioetica si propone quindi, partendo dalla descrizione del dato scientifico, biologico o medico, di esaminare la legittimità dell’intervento dell‘uomo sull’uomo, tenendo sempre come riferimento la persona in tutte le sue dimensioni : fisiche, psichiche e spirituali. In poche parole definisce non solo il “ come” si deve agire, ma anche il “ perché “ si debba agire in quel modo.
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