Da sabato scorso 1 Febbraio i medici possono accedere e consultare le scelte dei pazienti sui trattamenti sanitari. Primo punto da chiarire è che le DAT sono esenti dall’obbligo di registrazione, dall’imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo o tassa. Obiettivo della Banca dati nazionale delle DAT è quello di raccogliere copia delle disposizioni anticipate di trattamento e di garantire il tempestivo aggiornamento in caso di rinnovo, modifica o revoca. Infatti non è detto che quello che oggi viene dichiarato rimane intoccabile ma in qualsiasi momento può essere revocato o modificato . Le DAT già espresse prima di tale data saranno come le altre a venire radunate da tale Banca, mentre quelle depositate dopo tale data saranno depositate dai Notai, dai Comuni e dalle Regioni mediante un modulo elettronico che deve contenere i dati anagrafici e di contatto del disponente e del fiduciario e l’attestazione del consenso del disponente alla raccolta delle DAT nella banca dati. Se il disponente deciderà di non dare questo consenso, alla banca dati deve essere comunicato il luogo dove il biotestamento è reperibile. Entro il 1 aprile devono essere trasmesse al Ministero della salute le DAT già espresse, mentre quelle depositate dopo il 1 febbraio devono essere trasmesse entro il 30 luglio.
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