“ Quello che non potrai più scordare diviene parte di te !” Ci sono scene, e son quelle che più fanno male, che mai potrò dimenticare. Ma ci sono anche parole, sorrisi, lacrime ed abbracci che mai mi lasceranno. Una frase in specializzazione modo:” ora stai soffrendo tanto e di più e questo sarà per molto tempo , ma verrà un giorno in cui sarai felice di quello che hai fatto, di esserci stata, anche se ti è costato enormemente, e questo solo tu puoi saperlo, quanto solo tu lo sai. Ma un giorno ricorderai soprattutto che Le sei stata di aiuto” . Sono quasi due anni, e alcune di queste sagge parole pronunciate dalla persona che non era tenuta a farlo ma che mi ha sorretta, coccolata, ascoltata, asciugato le mie lacrime , cominciano ora a prendere forma e significato per me. Questo non significa che ho scordato, che non soffro, ma che qualcosa comincia ad avere un senso, e quel qualcosa e quell’ opportunità o meglio quel destino che mi ha voluta vicino alla mia Mamma dall‘ inizio della sua malattia fino al suo ultimo respiro. L’altro giorno ho letto un articolo che tratta degli studi fatti da ricercatori dell’Università di Vancouver nei pazienti morenti. Gli scienziati raccomandano di parlare ai propri cari quando stanno per morire . Hanno scoperto che una persona quando sta per morire l’udito è l’ultimo dei sensi che la abbandona, anche quando si trova in un apparente stato di incoscienza . Non ci sono sicurezze su cosa venga interpreto dalla persona morente, ma è accertato che il cervello riceve i messaggi uditivi. Accompagnare una persona nel passaggio dalla vita alla morte è un esperienza che non mi sento di consigliare, non è facile in quei momenti e non lo è nemmeno in quelli successivi, negli anni a seguire poi tutto ciò cambia per sfumature che per sensazioni. Però non cambierei il posto che ho occupato con nessuno, mi consola e mi da serenità la consapevolezza di esserle stata vicina.È un ‘esperienza che a parole non potrei esprimere, però mi auguro quando sarà il mio momento di avere accanto qualcuno che mi ama. Credo che chi ha vissuto come me il distacco definitivo da un proprio caro, mi comprende e si rispecchia in parte nelle mie parole. Perché anche da lontano, anche senza conoscersi, leggere le parole e le sensazioni di chi come te ha visto e subito situazioni simili, fa non sentire più soli, avvolge il nostro cuore con un po’ di calore, quello della condivisione.
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